L'icona della Santissima Madre di Dio di Žyrovici è la più piccola delle icone miracolose della Theotókos di tipo Eleousa (Tenerezza). Le sue dimensioni sono 43x56 mm. L'icona è fatta in pietra semicircolare di diaspro trasparente, di colore grigio-bluastro tendente al dorato. Essa rappresenta l'immagine della Madre di Dio (Deipara in latino) che reca il Bambino Gesù nel suo braccio destro, ed è realizzata in rilievo con l’incisione piatta. Attorno, lungo il bordo, vi erano scolpite le parole della preghiera in slavo ecclesiastico: "Più venerabile dei Cherubini, e incomparabilmente più gloriosa dei Serafini, in modo miracolato il Dio Verbo hai generato, la realmente Theotókos, te noi magnifichiamo", che oggi non sono più visibili.
Secondo la leggenda, questa icona apparve nel 1470 nel villaggio di Žyrovici (ora è un villaggio del distretto di Slonim, nella Regione di Grodno, Bielorussia) in una foresta di proprietà di un nobile bielorusso, Oleksandr Soltan, tesoriere di corte del Granducato di Lituania. I pastori notarono una luce insolita e forte brillare oltre i rami dell’albero di pero ubicato sopra la sorgente che sgorgava dalla montagna. Dopo essersi avvicinati, videro sull'albero una piccola icona della Madre di Dio avvolta da una luce radiosa. I pastori presero con riverenza l'icona e la portarono ad Oleksandr Soltan.
Inizialmente, il nobile non diede molta importanza a questo ritrovamento e nascose l’immagine nella sua abitazione. In seguito però si scoprì che l'icona era scomparsa dalla casa di Soltan per presto riapparire di nuovo sullo stesso albero. Vedendo questo evento come un segno di Dio, il tesoriere costruì una piccola cappella sul sito del ritrovamento, in cui fu collocata l'icona stessa. Qualche mese dopo, sempre a spese di Oleksandr Soltan, sul luogo di apparizione fu costruita una grande chiesa lignea della Dormizione.
Nel 1520, nonostante gli sforzi della gente del posto di spegnere l’incendio nella chiesa, quest’ultima andò completamente distrutta. Tutti pensarono che l'icona non ci fosse più. Ma ecco che una volta, tornando a casa dalla scuola, alcuni bambini del villaggio videro una Signora di straordinaria bellezza illuminata dalla luce radiosa e seduta su una pietra vicino al tempio bruciato, che teneva in mano l'icona da tutti creduta scomparsa.
Quindi l'immagine della Madre di Dio fu temporaneamente collocata nella casa del prete. Al posto della pietra su cui sedeva la Vergine, il nipote di Oleksandr Soltan, Ivan, costruì una piccola chiesetta di legno. In seguito, a causa dell'afflusso dei pellegrini, vi fu eretta una grande chiesa lignea, e l'icona miracolosa fu trasferita lì. Intorno al 1526, presso la chiesa fu fondato il monastero maschile della Dormizione. La costruzione della chiesa in pietra, invece, fu avviata da Ivan Soltan intorno al 1540, che però non riuscì a completarla. Dopo aver acquistato Žyrovici dalla famiglia Soltan, la chiesa e il monastero furono completati dal nobile Ivan Meleshko che nel 1613 li consegnò ai monaci basiliani, in particolare, al santo martire Josaphat Kuntsevych († 12 novembre 1623).
Maci Božaja Žyrovickaja, Žyrovičy. Маці Божая Жыровіцкая, Жыровічы (XIX).jpg
Nel 1622, il monaco del monastero basiliano di Žyrovici, lo ieromonaco Teodosio Borovyk, scrisse il libro con il titolo "Storia, o narrazione di molte persone degne di fede, sull'immagine della miracolosa Beata Vergine Maria di Žyrovici del distretto di Slonim, del tutto coerente, brevemente descritta e con grande fatica e zelo raccolta da padre Teodosio peccatore”. È la principale fonte di informazioni più antiche che riguardano l'icona miracolosa, la costruzione della chiesa sul posto della sua apparizione, e infine, la fondazione del monastero.
Nel 1653, lo ieromonaco Josaphat Dubyanetsky, OSBM, approntò un altro studio sull’icona di Žyrovici: "L'immagine della miracolosa Santissima Madre di Dio di Žyrovici". In questo lavoro vengono descritti i miracoli accaduti a diverse persone durante la loro preghiera davanti all'icona.
A causa del gran numero di guarigioni avvenute davanti all'icona della Madre di Dio di Žyrovici e alla sua copia di Roma, nel 1726, durante il pontificato di Papa Benedetto XIII (29 maggio 1724 - 21 febbraio 1730) fu presa la decisione di mettere le corone d’oro sopra il capo di Gesù Bambino e quello della Vergine Maria di Žyrovici nella chiesa dei Padri dell'Ordine di San Basilio Magno della Metropolia di Kyiv". Grazie all’impegno dello ieromonaco Venedykt Trulevych, l’allora procuratore dei metropoliti di Kyiv a Roma, sempre a Roma furono realizzate le corone d'oro benedette da papa Clemente XII (12 luglio 1730 - 6 febbraio 1740), che la principessa Anna della famiglia Sangushko, vedova di Karol Radziwill, decorò con le pietre preziose. L'incoronazione ebbe luogo il 19 settembre 1730 a Žyrovici.
Il metropolita di Kyiv, Halych e di tutta la Rus’ Lev Kyshka (17 settembre 1714 - 19 novembre 1728) fissò la data di incoronazione dell'icona miracolosa della Santissima Madre di Dio di Žyrovici per l'8 settembre 1728 ma, a causa degli eventi politici, fu costretto a rimandarla. La corporazione fu dunque completata nel 1730 dal suo successore, il metropolita Atanasio Sheptytsky (18 agosto 1729 - 12 dicembre 1746), insieme ai vescovi Teodosio Godebsky, di Volodymyr e Brest (1730 - 12 settembre 1756), Yuriy Bulgak di Pinsk e Turov (1730 - 12 marzo 1769) e con la numerosissima presenza dei fedeli di entrambi i riti (greco e latino).
Durante la Prima guerra mondiale, l'icona fu portata a Mosca, e nei primi anni ’20 del XX secolo fu restituita alla chiesa del monastero di Žyrovici. Oggi è collocata nella cattedrale di Dormizione della Santissima Madre di Dio del monastero di Žyrovici.